Casa Barbi Canevei è stata costruita agli inizi degli anni 50, al ritorno del secondo conflitto mondiale, dai due fratelli Gian e Giulio.
“Canevei” è uno dei soprannomi di famiglia indicante la lavorazione della canapa ed il lino in tutti i suoi passaggi, dalla filatura al telaio in casa. Canevei si usa anche per dire del biondo arricciato dei capelli in particolare in età infantile.
La parola “barbi” nella parlata locale indica gli uomini di una certa età non sposati, al femminile sarebbe “àmeda”.
Abbiamo voluto ricordare i nostri Barbi Canevei con un affresco, dipinto dall’artista Fabio Nones, che ritrae i due fratelli e alcune attività a loro care: il bosco, la raccolta dei funghi e la caccia.
Ristrutturata dagli anni 2000 ne abbiamo volutamente mantenuto il carattere utilizzando anche gran parte dei mobili originari in legno massiccio che abbiamo scoperto essere tipici dell’altipiano in quegli anni.
Oggi apriamo le porte a nuovi ospiti che possano godere della bellezza e tranquillità del posto.